La bufala sulla fine del monopolio SIAE

[Addendum del 3 marzo 2014: si veda anche l'articolo Il monopolio SIAE è legittimo? Se ne occupa la Corte di Giustizia UE]

Come regalo di Natale vi faccio un intervento "anti-bufala": infatti in questi giorni stanno girando un po' di articoli molto molto approssimativi che invitano a gioire per la fine del monopolio SIAE.
Tuttavia è importante sottolineare che il nuovo intervento legislativo è davvero molto limitato per poter incidere su quel monopolio. La nuova norma liberalizza solo la gestione dei diritti connessi degli artisti interpreti esecutori e non dei diritti d'autore e connessi in senso più ampio. Quindi, invito tutti a mantenere la calma e il sangue freddo e ad evitare di far circolare articoli raffazzonati da gente che di diritto d'autore sa poco o nulla.
Se proprio volete diffonere un articolo, vi consiglio questo a firma di Guido Scorza, in cui la questione è spiegata in modo chiaro e lineare; leggendolo ATTENTAMENTE (e possibilmente non fermandovi al titolo e al sottotitolo), vi accorgerete che non si parla di diritti d'autore in senso ampio bensì solo di quella sottocategoria di diritti connessi che una volta rientrava nella competenza di IMAIE (e non SIAE!!!).

Ah... e intanto... buone feste a tutti.

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[addendum del 24/12/12, ore 20:28]

Ecco infatti il testo della rettifica chiesta dalla SIAE in risposta ad un articolo uscito su Rockit.it già nel gennaio del 2012:
L'estratto della bozza del decreto liberalizzazioni che abbiamo pubblicato non andrebbe in realtà a toccare in maniera diretta SIAE, ma SCF/Nuovo IMAIE, che si occupano della riscossione dei diritti degli interpreti e degli esecutori. Il decreto, infatti, va a toccare i diritti connessi ai diritti d'autore, ovvero, citando il sito SIAE:
I "diritti connessi" al diritto d’ autore sono quei diritti che la legge riconosce non all’autore di un‘opera, ma ad altri soggetti comunque collegati o affini (si veda al riguardo il Titolo II della legge speciale 633/1941). I diritti connessi più importanti sono quelli riconosciuti agli artisti interpreti ed esecutori, quelli che spettano ai produttori di dischi fonografici o supporti analoghi, quelli dei produttori di opere cinematografiche o audiovisive e quelli riconosciuti alle emittenti radiofoniche e televisive.
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[addendum del 22/01/13, ore 16:43]

Ecco il video-podcast di un'intera puntata su ANBwebradio dedicata ad approfondire questo e altri temi simili (con me e Guido Scorza, ospiti di NicoBenz).
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[addendum del 23/01/13, ore 11:25]

Ho trovato in rete un video simpatico ed ironico ma allo stesso tempo chiaro e teoricamente rigoroso che spiega un po' la questione. Eccolo.


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Commenti

Anonimo ha detto…
Ho appena ricevuto risposta dalla selezione mandatari siae 2013, ho passato tutte le prove, ho tutti i requisiti abbondanti, ma non ho conoscenze in vaticano...il dott. Blandini parla dell'importanza di conoscere il territorio... beh io a Civitanova Marche (mandataria in ballo) ci vivo da tutta la vita e da oltre 6 generazioni, ma passa chi vive a 100 km di distanza ed ha amicizie in vaticano...gente che gira in ferrari e che invece di controllare vive i night e le discoteche del paese...ci prendono e ci prenderanno sempre in giro, maledetto Garibaldi e quando ha unito questo ammasso di ladri, un paese di stronzi che credono di essere furbi perché noi continuiamo a fare la parte dei fessi...spero nella guerra civile che sarà d'indipendenza