Crowdfunding per un libro CC? Proviamo!

Era da un po' che ero incuriosito dal fenomeno del "crowdfunding" e alla fine ho deciso di fare un esperimento con la versione in spagnolo del libro "Creative Commons: manuale operativo" (che è in lavorazione proprio in questi mesi).
Ovviamente, il libro è rivolto più che altro ad un'audience di spagnoli e sudamericani, ma confido che anche tra gli italiani si possano trovare alcuni generosi finanziatori per il progetto.
Se non sapete che cosa sia il crowdfunding, vi riporto in breve la definizione di Wikipedia:
Il crowd funding o crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse.
In parole semplici... chi volesse sostenere il progetto può andare sull'apposito sito e fare una donazione; al raggiungimento della somma indicata come budget per la realizzazione del progetto (nel mio caso, 1300 euro), i fondi vengono trasferiti dalla piattaforma di crowdfunding al responsabile del progetto (viene trattenuta dal gestore del sito una piccola percentuale a titolo di commissioni). Se invece la soglia non viene raggiunta, nessun fondo viene trasferito e le donazioni vengono restituite ai generosi donanti.
Si noti che nella maggior parte dei casi le donazioni non sono veri e propri atti di liberalità, ma più che altro degli acquisti anticipati (come delle prenotazioni) di prodotti legati al progetto (nel mio caso, copie del libro).
Beh se avete afferrato il senso di questo sistema... o semplicemente siete colti da un impeto di generosità... potete recarvi sull'apposita pagina di Ulule (servizio di crowdfunding basato in Francia) dedicata al libro Creative Commons: guìa de usuario e fare la vostra donazione. Così vedrete il grafico a forma di uovo riempirsi pian piano.
Ah... un'ultima cosa importante; il tempo per finanziare il porgetto è limitato: 40 giorni! Quindi affrettatevi.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao Simone, ho "spammato" la cosa presso gli account twitter dei capitoli wikimediani che parlano spagnolo, ricevendone un paio di retweet. Sinceramente non conosco quel sito, e mi pare che invece altri funzionino alla grande, come Kickstarter per Penny Arcade o Indiegogo con The Oatmeal. Non vorrei che la scelta di quel sito finisse per penalizzare la tua idea e la tua opera, che sono certa proseguirebbe in ogni caso. Buone cose! Elitre
Simone Aliprandi ha detto…
Ciao!
Kickstarter ha una "piccola" fregatura. Cioè che, nel caso di successo nella raccolta fondi, per il trasferimento di denaro richiede un conto corrente o una carta di credito americani. L'ho scoperto dopo che avevo già creato l'account e abbozzato la pagina del progetto. Poi un amico mi ha consigliato Ulule che invece è basato in Europa (Parigi) e dà meno problemi. E comunque non mi sembra così penalizzante. E' organizzato molto bene.
(ma... ci conosciamo?)
Anonimo ha detto…
Sarà una fissazione mia. Nonostante mi "fidi" della Rete, quando devo aprire il portafogli lo faccio solo su siti arcinoti.
Per la domanda, sono http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Elitre , non saprei bene cosa rispondere :)
Simone Aliprandi ha detto…
Ulule è un sito serissimo,e anche abbastanza noto... solo che in Italia certe cose arrivano sempre dopo. E poi il fatto che sia basato in Unione Europea e già in sè una forte garanzia in più rispetto ad altri servizi.
Anonimo ha detto…
Ho parlato del progetto e di altro qui
Questo è il link a serenaturri'sBlog