Caso Tenderly vs CinqueStelle: un po' diverso dal caso Einaudi

Faccio un breve commento sul caso Tenderly contro MoVimento 5 Stelle, e tengo a precisare che, come sempre, il mio è un commento che rimane sul lato tecnico-giuridico e non vuole entrare nel merito "politico" della vicenda.
Il caso vede una richiesta di rimozione da parte della Lucart Spa (produttrice della carta igienica Tenderly) da un video realizzato da NikIlNero (esponente del M5S) per la campagna #IoNonLeggoRepubblica.
Rispetto al caso di Ludovico Einaudi (che ho già commento in altro post) bisogna segnalare che ci sono sostanziali differenze.
Innanzitutto vedo molto difficile che Lucart Spa possa vantare un diritto morale su quel jingle pubblicitario; diritto che invece - come ho già spiegato - è il principale baluardo della richiesta di rimozione di Einaudi (per approfondire il concetto di diritto morale d'autore si legga l'apposito paragrafo sul mio libro Capire il copyright).
Inoltre qui c'è sicuramente un fine di parodia e satira che - a mio avviso - rende quell'uso un caso di "libera utilizzazione", cioè ammorbidisce anche l'enforcement dei diritti di utilizzazione economica (e più precisamente il diritto che la legge italiana sul diritto d'autore prevede all'art. 18).
E questo dal lato del puro diritto d'autore.
Potrebbe poi entrare in gioco un diritto di marchio, in quanto i jingle pubblicitari hanno anche una funzione distintiva di prodotti e servizi... ma non vedo gli estremi per poter invocare una violazione di quel tipo, dato che il video in questione non ha lo scopo di reclamizzare carta igienica ma appunto solo quello di fare sarcasmo e satira su un piano del tutto diverso (quello dell'informazione politica). Il jingle Tenderly viene qui bonariamente utilizzato perché, nell'immaginario collettivo, ha un forte richiamo con la carta igienica; non c'è alcun intento denigratorio e confusorio contro i prodotti di Lucart.
Quindi questa volta non vedo grande fondamento giuridico della richiesta di rimozione.

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